lunedì 31 maggio 2010

Imprevisti e Probabilità

Oggi, mi è tornato in mente l'intramontabile Monopoli, trita e ritrita metafora della vita con i suoi lanci di dadi ed le sue caselle più o meno fauste: se sei sfortunato e finisci sulla casella sbagliata, ti cucchi il temibile cartoncino arancione degli Imprevisti, ma se i dadi ti aiutano e finisci su la casella giusta, non potrai non stupirti del testo del benevolo cartoncino delle Probabilità.
Venerdì scorso ho preso in mano i dadi e, verso la fine di questa settimana spero di aver mosso il mio segnalino... ora come ora mi auguro che il futuro sia verde... con un dischetto ocra/arancio...

martedì 25 maggio 2010

Momenti tristi, momenti felici

La STICCON XXIV (la mia quattordicesima STICCON e diciannovesima convention dello STIC in generale... decisamente comincio ad averne un po' alle spalle) è passata e mentre comincia il post-convention, con i de-briefing e le considerazioni su quello che si può fare per migliorare le attività della Sala Giochi e del Baby Club, un primissimo bilancio si può fare.

Questa convention ha avuto i suoi momenti belli ed i suoi momenti anche no.
Nell'elenco dei momenti "anche no" c'è praticamente una sola voce: la botta di gastroenterite della mia stella.
La prima volta in vita mia in cui mi sono trovato a dovermi occupare di qualcuno è stato in una situazione con la mia luce che sfiorava i 40 gradi e non potevo fare altro che aspettare che la Tachipirina ed il Plasil (iniettatole dalla guardia medica: se dovevo fare io quella inframuscolo, probabilmente, saremmo rimasti lì con me paralizzato con la siringa in mano per molto più tempo...) facessero effetto. E poi procurarle del te, un piattino di riso in bianco e del ghiaccio ed aspettare che arrivassero i suoi che contavano di (e sono riusciti a) portarla a casa il giorno dopo ed io, anche volendo, non è che potessi essere più utile di così...

Per i momenti belli... beh, il più bello in assoluto è stato un abbraccio con una persona con cui speravo di rappacificarmi da tempo: sentirle dire che voleva fare la pace mi ha messo in pace con il mondo intero, non solo con lei.
E' bella e confortante l'idea di aver ritrovato una amica che temevo di aver perso per sempre; ora, per rendere il quadro perfetto, mancherebbe solo che anche le "vittime collaterali", che a causa della tempesta che ci aveva allontanato non l'hanno mai conosciuta nella veste bella e sorridente in cui l'avevo conosciuta io, possano vederla al meglio e sentirsi dire che non meritavano di essere coinvolte nell'esplosione che ha separato noi due: la guerra, quando scoppia, coinvolge gli innocenti, sarebbe giusto che anche la pace facesse altrettanto.

Per il resto, sono felice e spero che questa STICCON, che ha avuto una delle più cosmiche delle sfighe nella mia storia da convention, sia il momento di svolta: le cose ricominciano a girare bene, speriamo non si fermino.
Io la buona volontà ce la voglio mettere tutta, e ci metterò sicuramente tutto l'ottimismo di cui sono capace: oggi è già un ottimo giorno, domani può essere anche un giorno migliore!

venerdì 7 maggio 2010

Parole, programmi e conteggi

Novità sul fronte lavorativo: martedì ho un colloquio per un posto a tempo indeterminato.
Sarà un'interessante chiacchierata, e spero il primo passo per una positiva svolta del mio futuro lavorativo che, a dieci mesi dalla scadenza del mio attuale contratto e con l'aria di riorganizzazione che tira nel mio attuale ufficio, non sembra dei più sereni.
Per adesso, parole, ma magari potrebbero anche diventare qualcosa di più... chissà!

Per il resto, il programma della Sala Giochi ha assunto una forma pressocchè definitiva... a questo punto rimangono ancora un sacco di cose da fare, ma una riga dalla lista è stata tolta. Stasera devo vedere di far partire le mail per cominciare a lavorare ai turni... Siamo a T -13 giorni ed il conto alla rovescia continua a correre!!!

E fu la luce!

Dopo un discreto numero di tribolazioni, infine la nuova scheda video ha trovato un alimentatore in grado di appagare la sua straripante fame di potenza ed il risultato è stato che, sulla Passeggiata di Deep Space 9, si sono accese luci che non credevo neppure ci fossero.

La nuova scheda è stata alimentata, configurata e testata con una sessione di gioco di quasi tre ore sul server "Holodeck", il server ufficiale di gioco da non confondere con quello di test denominato "Tribble", di Star Trek Online.
Risultato del test più che soddisfacente: aumentata la risoluzione, il dettaglio della grafica e le performance in generale... nelle nuove condizioni si soffre un pochino solo nelle aree con più oggetti e soggetti come, per l'appunto, la Passeggiata di Deep Space 9 o l'Earth Spacedock, che sono i maggiori punti di aggregazione degli utenti e tra le aree più grandi e "stipate" di cose e personaggio non giocanti. Considerando che nelle medesime condizioni prima semplicemente non si riusciva a fare niente, sono decisamente soddisfatto.

Ieri sera, per altro, ho avuto a che fare anche con un paio di altri utenti italiani del gioco. Sono curioso di capire come gioca la principale (unica?) unione di giocatori dello stivale: per ora ho sbirciato un pochino sul sito del loro forum e non ho capito granchè... dovrò chiedere e provare di prima mano, sperando di trovare qualcuno con cui fare gioco di ruolo invece che solo gioco.

mercoledì 5 maggio 2010

La potenza è nulla... se non c'è!

Oggi mi sono deciso, dopo lunga cogitazione, ed ho fatto una spesa che era da un po' che ponderavo: ho comprato una scheda video nuova per il mio PC fisso.

Era da un po' che valutavo l'idea di un acquisto del genere (anche se ancora in via teorica, senza aver cercato una scheda specifica verso cui orientarmi): ad essere sincero, l'idea di poter giocare a massima risoluzione a Star Trek Online mi tentava troppo, e quello che mi impediva di avere performance decenti era solo la scheda grafica.

Oggi l'ho comprata: una fiammante (ma vecchia di diversi mesi come modello) scheda della ASUS con chipset Nvidia GeForce 260 GTX: un salto di performance, rispetto alla mia vecchia Nvidia GeForce 8600 GT, mica da ridere, pur non arrivando a fare spese eccessive come sarebbe stato passare ad una scheda di ultima generazione.
Arrivo a casa, apro il case, faccio per collegare e cominciano i problemi: i buoni vecchi (rassicuranti e terribili allo stesso tempo) codici d'errore audio provenienti dalla scheda madre!

Faccio prove, smonto, rimonto, mi dispero e tiro qualche accidente... alla fine, indirizzato verso un problema di alimentazione della scheda da Alessandro (un mio collega, webmaster nella ditta dove lavoro, e parecchio smanettone) mi documento e, dopo aver verificato che con ogni probabilità è proprio quello il problema, l'occhio mi casca sui requisiti di sistema della scheda (riportati sulla scatola, a dirla tutta): 450 Watt di potenza, con tensione di 12 Volt in continua e 24 Ampere di corrente...
Folgorato da un terribile dubbio, torno al case aperto del PC e leggo le specifiche del mio alimentatore: 450 Watt - OK - 12 Volt continua - OK, ovviamente - 24 Ampere... NO!!! Il mio trabiccolo si ferma a 16!
Altra sequela di accidenti variamente assortiti, dopodichè, smotaggio alimentatore: domani se ne compra uno nuovo ed il mondo dovrebbe cominciare a risplendere nello splendore degli 1.6 MegaPixel.

Come diceva un vecchio spot della Pirelli: la potenza è nulla senza controllo... infatti se avessi controllato prima...

Che poi io nemmeno lo conosco

Sono un utente di Facebook.
Ho un profilo, faccio qualche giochino on line, scrivo qualche riga di microblogging ed ho un certo numero di amici... e quelli che sono tra i miei amici, bene o male, li conosco tutti.

Magari di qualcuno, col tempo, mi sono chiesto chi mi ha fatto fare di accettare la richiesta di amicizia, ma il criterio "Se non ti conosco, che vuoi da me?" l'ho sempre applicato caparbiamente.
Per questo motivo mi chiedo che cosa spinga certe persone a mandare richieste di amicizia ad individui che non conoscono per niente.

Oggi mi è arrivata la richiesta di amicizia da un ungherese che ho solo aiutato in una missione di uno dei diversi giochini che faccio... io non conosco lui e lui non conosce me.
Magari, dietro questa richiesta di amicizia dovrei cercare un bel segno della globalizzazione che abbatte le frontiere tra popoli, o forse dovrei cercare una bellissima conferma della teoria dei Sei Gradi di Separazione, ma rimane il fatto che io, a questo, l'amicizia non credo proprio che la darò.

Forse, anche in questo, mi confermerò "quello strano" ma, semplicemente, avere tra gli amici persone che non conosco non mi interessa... e con buona pace di quelli che aggiungono agli "amici" anche il gatto del prozio del dirimpettaio del bidello della scuola materna della cugina di secondo grado.

lunedì 3 maggio 2010

Il suono dell'inevitabilita'

"Lo senti quello, signor Anderson? Quello è il suono dell'inevitabilità."
Agente Smith - The Matrix (1999)

Per l'Agente Smith (Hugo Weaving) il suono dell'inevitabilità è il rumore di un treno della metropolitana che, lanciato nella sua corsa, viaggia verso lui ed il signor Anderson/Neo (Keanu Reeves) pronto a schiacciare il malcapitato umano...
Per me il suono dell'inevitabilità è quello di un foglio che viene girato attorno ad una rilegatura a spirale: è il suono di un calendario che viene voltato.

Oggi è il 3 maggio... mancano 17 giorni all'annuale giorno del giudizio...
Come al solito, sono sepolto sotto mille cose da fare prima della STICCON; questa volta è il turno di: cercare di arrivare ad una risposta definitiva da parte di Namco, fare il restyle del gioco "La Lacrima dei Profeti" di Carmelo, sistemare alcuni dettagli grafici del suo "Mutaforma in tabula", trovare un'idea adatta per un gioco di comitato, scrivere il predetto gioco di comitato, sistemare il "Gioco del Tosk", scrivere un programma per la sala, pianificare i turni, predisporre il materiale da stampare, ecc, ecc. Ed in tutto questo, rimane fuori la stesura del mio gioco nuovo che speravo di riuscire a portare in Convention quest'anno...
Incredibile come il girare pagina in un calendario possa avviare una riflessione ai limiti del deprimente.

Speriamo di riuscire a fare almeno la metà delle cose che avrei da fare, per il resto mi farò aiutare per quanto si può...

Fare tutto è praticamente impossibile, ma fare molto, come al solito, sarà un imperativo.