lunedì 3 dicembre 2007

Il primo giorno

Oggi è stato il mio primo giorno di lavoro... e non mi sembra sia andato affatto male.

Ho conosciuto gli altri tecnici con cui lavorerò, non tutti, ma quasi. Hanno l'aria di essere un gruppo sufficientemente surreale.
Ho fatto i miei primi interventi tecnici, ma di concreto ho concluso poco: tra medici che non si riesce a pescarli nel loro ufficio per configurargli la posta elettronica e computer dove l'account dell'amministratore "standard" non viene riconosciuto, è stata un po' dura riuscire a chiudere gli interventi, ma l'importante è che tutti gli insuccessi non siano dipendenti dalla mia volontà... o incapacità.
Per il resto... il problema principale è trovare i luoghi dove è necessario andare: il Policlinico è un labirinto a molti livelli, una specie di portaerei dove si può passare da un qualunque punto ad un altro senza mai andare in superficie ma, a tratti, per andare dal punto A al punto B sullo stesso piano, il percorso più semplice prevede un paio di passaggi da un livello all'altro... Certo, anche in questo caso mi hanno detto tutti chiaramente che ci vogliono settimane, o mesi, per riuscire ad orientarsi senza difficoltà in quel dedalo di corridoi, stanze e passaggi, e la cosa mi rincuora non poco.
Altra nota positiva il fatto di poter continuare a passare in Dipartimento a prendere il caffè (loro) con i soliti soggetti... Fa sempre piacere non perdere le buone abitudini.

Domani mi attende la seconda giornata.
Spero che al, più che discreto, primo giorno faccia seguito una lunga sequenza di giornate positive... E' ancora presto per dirlo, ma sperare è pur sempre un diritto.

domenica 2 dicembre 2007

Il risveglio delle tenebre

Giovedì sera, quando ero a Genova, sono andato al cinema con la mia Fhede.
Siamo andati a vedere "Il risveglio delle tenebre" e mi è piaciuto.
Il film è un fantasy un po' particolare che mischia un po' di idee, ma non è sviluppato male.
Carino... Non lo definirei il nuovo "Signore degli Anelli", ma comunque caruccio.

Tra le perle più notevoli del film, quasi sicuramente, metterei l'interpretazione di Christopher Eccleston che interpreta "Il Cavaliere".
Eccleston è un genio scoppiato: è stato il nono "Doctor Who" e, con la sua capacità di assumere a comando un'espressione completamente aliena ed alienata, è assolutamente incredibile.
Non sono riuscito a trattanermi quando, con la faccia tipica de "Il Dottore" compare nel film interpretando "Il Dottore", il medico del paese in cui si svolge la vicenda che, per caso o per scelta, non ha un nome di battesimo.

A parte Eccleston, comunque, pregevoli alcune idee presenti nel film anche se, volendo, un venti minuti in più per dettagliare meglio alcuni aspetti della vicenda ci potevano stare, ma anche così è un gradevole passatempo: non una mattonata intellettualoide, ma un gradevole filmetto "fantasy" con uno scontro tra il bene ed il male senza troppe pretese. Un film caruccio che passa bene e che si lascia guardare senza la pretesa di essere un capolavoro, ma che alla fine ha comunque il suo bel perchè.

sabato 1 dicembre 2007

L'invidia e la furia

Stamattina stavo navigando passando da Google quando sono incappato in una sequenza improbabile di link, come spesso accade quando si naviga in internet.
Tutto è partito quando sono inciampato in un sito di quelli che pubblicano foto di star e starlette... mi aveva colpito il nome del sito: "Beati loro - Il portale degli invidiati d'Italia".
Sono rimasto interdetto nel notare la dicitura "invidiati", che tra l'altro mi aveva fatto pensare a dirigenti, imprenditori, politici e manager... D'accordo, si tratta di celebrità, o presunte tali, ma "invidiati d'Italia"? Mi ha subito dato l'idea di essere una dicitura un po' eccessiva...
Ciò nonostante, il mio pellegrinare ozioso tra pagine web mi ha portato ad una pagina di Tiscali che parlava di spettacolo. Si trattava di una pagina di news del settore piuttosto vecchia che parlava di Paris Hilton.
La notizia in sè non era nulla di che: si parlava dell'uscita del secondo video tratto dal primo CD cantato dall'ereditiera. Quello che ha attirato la mia attenzione era la sezione della pagina che costituiva lo spazio per lasciare commenti sulla notizia: un commento entusiastico di una persona ed un'intera salva di insulti all'indirizzo della Hilton proveniente dal resto degli autori.
Sia chiaro, era la Hilton ma avrebbe potuto essere la Lohan o qualunque altro soggetto assimilabile: i discorsi sarebbero stati certamente gli stessi...
Le considerazioni sulla sua moralità, le sue abitudini sessuali e la sua intelligenza erano tutto fuorchè edificanti, ma la cosa che più mi ha stupito è stata la vera furia che traspariva da alcuni di quei commenti.
A prescindere dal fatto che sono fermamente convinto che la Hilton "ci faccia", visto che riesce a gestire la sua immagine ed a marciare sul fatto che parlano male di lei tanto bene da guadagnare in un anno più del PIL di alcuni stati africani, non riesco a capire che senso abbia incattivirsi a quel modo.
Una sola cosa capisco ancora meno: che senso ha sperare il tempo necessario per scrivere un commento in cui si afferma che il fatto stesso che un soggetto del genere sia ricco e famoso è un'offesa all'intelligenza delle persone ed una cosa vergognosa, un segnale di quanto sia malata la nostra società...
Personalmente, ben più grave del successo e della notorietà della Hilton, e delle altre sue simili, trovo il fatto che la gente si incattivisca così ferocemente contro di lei... A che pro?
E poi, se la società è malata, per come la vedo io, lo si capisce dalla furia di certi commenti, non dal successo o meno di certi soggetti... ma magari mi sbaglierò...