giovedì 25 febbraio 2010

Perchè Sanremo è Sanremo... sempre e comunque

Per l'ennesima conferma della teoria degli "eventi a grappoli", cominciato con una canzone di Sanremo è partita l'infilata e, nel giro di poche ore, ne ho sentito un altro paio.
Pensandoci a mente fredda, il fatto di essere andato avanti e indietro da Bologna con l'autoradio accesa ha aumentato le probabilità di inciampare su uno di quei brani tantissimo... Se a questo, poi, si aggiunge il fatto che mi è partita la curiosità ed un paio li ho anche cercati attivamente su youtube...
Comunque sia, da una prima serie di ascolti, ecco qualche considerazione in ordine sparso che mi sento di fare.

"Italia amore mio"

(Pupo) Io credo sempre nel futuro, nella giustizia e nel lavoro,
nel sentimento che ci unisce, intorno alla nostra famiglia.
Io credo nelle tradizioni, di un popolo che non si arrende,
e soffro le preoccupazioni, di chi possiede poco o niente.
(E. Filiberto) Io credo nella mia cultura e nella mia religione,
per questo io non ho paura, di esprimere la mia opinione.
Io sento battere più forte, il cuore di un'Italia sola,
che oggi più serenamente, si specchia in tutta la sua storia.

(L. Canonici) Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.

(E. Filiberto) Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia,
chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla fra le mie braccia.
(Pupo) Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente,
ma chi si può paragonare, a chi ha sofferto veramente.

(L. Canonici) Sì stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio
Io, io non mi stancherò, di dire al mondo e a Dio, Italia amore mio

(Pupo) Io credo ancora nel rispetto, nell'onestà di un ideale,
nel sogno chiuso in un cassetto e in un paese più normale.

(E. Filiberto) Sì, stasera sono qui, per dire al mondo e a Dio, Italia amore mio.


Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici - Super Sanremo 2010 (2010)



E questi sono arrivati secondi... cos'è che ho pensato della pluto/democrazia del televoto?
Ok, non riesco a capire come hanno fatto, ma l'ipotesi avanzata da Luciana Littizzetto, domenica sera, del "Principe" che manda gli SMS da dietro le quinte, dopo aver sentito la canzone, acquista improvvisamente un sacco di punti.
Che poi, a leggere bene bene il testo, mi viene da pensare che di testi peggiori ne sono esistiti e ne esisteranno ancora... è che l'interpretazione... l'accostamento tra interpreti e testo...
E sono arrivati secondi... Mah!


"La verità"

Mamma papà ora vi vorrei parlare, solamente dell’amore
l'amore che mi avete dato, per tutta la vita
e dirvi che continuerò a ispirarvi
perché il vostro cuore è immenso
perché il vostro cuore vola
vola sopra le parole
sopra tutte le persone
sopra quella convinzione di avere la verità, la verità.

Padre, ora tienimi la mano
tienila vicino al cuore e potrai sentire che ti amo
e mentre il mondo fa rumore
mentre il mondo può vedere il sole
non voglio più dormire in fondo al mare
chiedo solamente di volare
volare sopra le parole
sopra tutte le persone
sopra quella convinzione di avere la verità

Ora posso amare, ora
ora posso correre e giocare
ora volo sopra le parole
sopra tutte le persone
sopra quella convinzione di avere la verità

Mamma, che ne sanno del dolore
di quello che si può provare
per una disperata decisione
e di quando avevi tu vent'anni
fatti di progetti e sogni in cui desideravi un figlio
che cambiava la tua vita
e che stringevi forte al cuore
e poi vedevi camminare
e lentamente costruire la sua vita con dignità

Ora posso amare, ora
ora posso correre e giocare
ora volo sopra le parole
sopra tutte le persone
sopra quella convinzione di avere la verità

Mamma, papà, un giorno ci rincontreremo
e ci stringeremo forte e faremo tante cose
quando sentirete un brivido che corre sulla vostra pelle
è lì che io sarò presente
la vostra bambina per sempre

Ora posso amare, ora
ora posso correre e giocare
ora volo sopra le parole
sopra tutte le persone
sopra quella convinzione di avere la verità

Ora posso amare, ora, ora.


Povia - Super Sanremo 2010 (2010)



Povia... dunque vediamo: questo qui lo hanno messo in croce per questa canzone...
Qualcuno mi opera la cortesia di spiegarmi perchè?!?!? Ovviamente è una domanda retorica!!!
Ok, potrà non essere sanremese, potrà non essere "cuore-amore", ma ha un testo delicato, gentile. Provocatorio, certo: quel "sopra quella convinzione di avere la verità" ha naturalmente il magico potere di far incazzare come delle pantere chi la verità pensa di averla in esclusiva (e magari deliberamente ignora i risultati delle analisi mediche e scientifiche sul caso specifico che ha ispirato l'autore), ma che questa canzone dovesse per forza subire tutto il putiferio che ci hanno fatto attorno...


"La Cometa di Halley"

Tu vuoi vivere così
per inerzia e per comodità
per qualcosa che non riesco più a capire
e poi ami con tranquillità
come un Dio lontano
che non ha nè problemi
nè miracoli da fare
non capisci che ci ucciderà
questo nostro esistere a metà
che la casa ha i rubinetti da cambiare
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
tu vuoi vivere così
coi vantaggi della civiltà
e pontifichi su ciò che ci fa male
non la vedi la stupidità di una relazione
che non ha francamente neanche un asso da giocare

Non ci credi che ci ucciderà
questo nostro vivere a metà
che la stanza ha le pareti da rifare
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
lasciami da sola
fallo solo per un po'
lascia stare
non pensarci più
lasciami la radio accesa
lasciami cantare
e qualche cosa da mangiare
servirà
ed una notte piangesti
guardando nel cielo
mi disegnasti illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley ferì il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley squarciò il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
eppure un tempo ridevi
e mostrandomi il cielo
mi disegnavi illusioni e possibilità
e la Cometa di Halley squarciò il velo nero
che immaginiamo nasconda la felicità
io ti dico addio
tu mi dici ciao
io ti dico addio
tu mi dici ciao
io ti dico addio
tu mi dici ciao.


Irene Grandi - Super Sanremo 2010 (2010)



Irene Grandi... Su quest'artista non sono mai granchè imparziale... forse dovrei limitarmi a non esprimermi più di tanto, ma a me questa canzone piace.
Gli amori di Sanremo, alla fine, non devono mica per forza essere sempre tutti con il lieto fine: perchè non si dovrebbe poter parlare di una storia che diventa stanca e che perde la poesia dell'inizio? Mi piace l'idea di una canzone che mi ricordi che è sempre importante disegnare illusioni e possibilità nel cielo quando sei con la tua persona speciale...
E poi, si ascolta bene e quel "velo nero che immaginiamo nasconda la felicità" mi piace moltissimo come immagine.
Quello di Irene è un disco che sicuramente cercherò di sentire quando uscirà...


"Ma l'amore no"

Può scoppiare in un attimo il sole
tutto quanto potrebbe finire
ma l'amore, ma l'amore no

Marzo del 2087
muvole pesanti dentro un cielo assente
il mio pronipote è sulla luna
emigrato per cercar la sua fortuna
sulla Terra resta solo chi non ce la fa
ascoltando tante finte verità

Può scoppiare in un attimo il sole
tutto quanto potrebbe finire
ma l'amore, ma l'amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
perché i fiori hanno perso i colori
ma l'amore, ma l'amore no

Resta la speranza di cambiare
come la paura di dover restare
mio marito è sempre qui vicino
dice che ritornerà di nuovo il cielo
poi la notte prega per paura che anche Dio
scappi e lasci tutto quanto nell'oblio

Può scoppiare in un attimo il sole
tutto quanto potrebbe finire
ma l'amore, ma l'amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
perché i fiori hanno perso i colori
ma l'amore, ma l'amore no

E a volte basta che sei qui vicino
a volte basta che ci sei
perché a me basta che sei qui vicino
perché a me basta che ci sei
Il dolore può farci cadere
la speranza potrebbe sparire
ma l'amore, ma l'amore può
far a sorridere ancora
imboccare una strada sicura
sì l'amore, sì l'amore può

Può scoppiare in un attimo il sole
tutto quanto potrebbe finire
ma l'amore, ma l'amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
perché i fiori hanno perso i colori
ma l'amore, ma l'amore no
ma l'amore, ma l'amore...


Arisa - Super Sanremo 2010 (2010)



Divertentissima!
D'accordo, è una canzonetta, ma è una canzonetta di quelle d'altri tempi (a partire dalla musicalità) ed è un divertentissimo esercizio del puro stile "Sanremo": cuore-amore e tanta leggerezza.
Ha un buon ritmo, una melodia graziosissima ed orecchiabile... il potenziale per farne un gradevolissimo tormentone.
Non dico che Arisa sia un genio, ma sa fare canzoni che fanno presa, e mi auguro che questa riesca a farcela!


"Meno male"

La gente non ha voglia di pensare cose - cose negative
la gente vuol godersi in pace le vacanze estive
ci siamo rotti il pacco di sentire che tutto va male
della valanga di brutte notizie al telegiornale
C'è - L'Italia paese di Santi
pochi idraulici e troppe badanti
C'è - l'Italia paese della Liberté
Egalité e del Gioca Giuè!
C'è - l'Italia s'è desta ma
dipende dai punti di vista
C'è - la crisi mondiale che avanza
e i terremotati ancora in vacanza

Meno male che c'è Carla Bruni
Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
se si parla di te il problema non c'è
io rido... io rido...
ambarabàciccicoccò soldi e coca sul comò

C'è - l'Italia dei video ricatti
c'è - la nonna coi seni rifatti
e vissero tutti felici e contenti
ma disinformati sui fatti
Osama è ancora latitante
l'ho visto ieri al ristorante!
Lo so che voi non mi credete
se sbaglio mi corigerete

Meno male che c'è Carla Bruni
Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
se si parla di te il problema non c'è
io rido... io rido...

La verità è come il vetro
che è trasparente se non è appannato
per nascondere quello che c'è dietro
basta aprire bocca e dargli fiato!
Carla Bruni... Carla Bruni...

Meno male che c'è Carla Bruni
Siamo fatti così - Sarkonò Sarkosì
Che bella Carla Bruni
se si parla di te il problema non c'è

Io me la prendo con qualcuno
tu te la prendi con qualcuno
lui se la prende con qualcuno
e sbatte la testa contro il muro
Io me la prendo con qualcuno
tu te la prendi con qualcuno
lui se la prende con qualcuno
noi ce la prendiamo...


Simone Cristicchi - Super Sanremo 2010 (2010)



Cristicchi è un altro che sa come azzeccare un brano orecchiabile, uno di quelli che potresti aspettarti di sentire in piena estate sparati da metà delle radio in circolazione e questa canzone, che di sanremese non ha assolutamente niente, è un bellissimo esempio.
Dice (generico, impersonale) che la première dame Carlà, che a Sanremo doveva esserci da cantante/ospite assieme a Gino Paoli, ha dato buca all'ultimo a causa del ritornello di questa canzone.
Nel mio mondo ideale di persone intelligenti, questa cosa non è vera e la signora dell'Eliseo, che ha perfettamente capito che era solo un esempio nato da come la sua vita "mediatica" ha il potere di nascondere qualsiasi altra cosa, non si è presentanta per impegni di stato.
Il testo è molto sveglio, e mi piace molto il modo in cui porta quei suoi poderosi affondi contro l'inutilità dell'informazione "Made in Italy" e dell'atteggiamento (spontaneo o indotto, questo non l'ho ancora del tutto capito) di tanta parte della gente che quell'informazione fruisce... Bellissima poi la strofa, che urla "politica italiana", che spiega come è facile nascondere la verità...
Nel testo ci sono quattro mani: quelle di Cristicchi e quelle di un certo Frankie HI-NRG... e si vede tutto!
Spero tanto che questa canzone vada bene e che la gente non si limiti a canticchiarla ma rifletta anche un po' sul testo.

mercoledì 24 febbraio 2010

Perchè Sanremo è Sanremo

Anche quest'anno non ho guardato Sanremo, ma adesso che è finito non disdegno l'idea di ascoltare le canzoni del Festival quando passano alla radio.

Purtroppo (o per fortuna, ancora non lo so), finora sono riuscito a sentire solo quella che ha vinto, e la mia prima reazione è stata un leggero malessere con i sintomi del mal di mare.
Questa ha vinto?
E' uno scherzo?

Forse l'ascolto in macchina all'autoradio non le rende giustizia, ma la prima impressione (riconfermata da una più attenta lettura del testo fatta in un secondo momento) che lascia è che sia stata scritta da un generatore casuale di frasi. Il ritornello è un'accozzaglia di parole che, messe una dietro l'altra, a mala pena non genera un "sintax error" nel mio emisfero cerebrale sinistro... o meglio: gli ho sentito lanciare un grido di dolore, ma spero che i danni lasciati non siano irreparabili.

Ho poi sentito che è arrivata seconda la poesia del principe Emanuele Filiberto, messa in note da Pupo... Questa non l'ho ancora sentita ma, a questo punto, temo anche lei.

Se devo essere sincero, mi sono sempre chiesto che senso avesse il televoto in occasioni come questa e, visti i risultati, non posso fare a meno di ritenere che siamo di fronte all'ennesima conferma del fatto che questa pratica pseudo-democratica (forse più correttamente, "plutocratica") dovrebbe quantomento essere ridimensionata, reintroducendo un più pesante giudizio di addetti ai lavori.
Ok, un tempo il vincitore di Sanremo era praticamente deciso a tavolino dalle case discografiche, ma almeno le canzoni avevano un significato.

Possibile che non si riesca a trovare un compromesso tra l'interesse economico delle case discografiche (che comunque si stanno già fregando le mani perchè qualsiasi cosa tocca uno degli "Amici" diventa oro non appena arriva in pasto alle orde di ragazzine osannanti là fuori) ed un livello qualitativo minimo che possa rendere la canzone vincitrice di Sanremo una canzone almeno decente?

"Per tutte le volte che"

Per tutte le volte che
mi dici basta e basta più non è
non corrisponde il flusso delle tue parole al battito del cuore
per tutte le volte che
mi chiedi scusa e scusa più non è
ma trovi sempre il modo di farmi sembrare il simbolo del male

Per tutte le volte che
è tua colpa, forse non lo è
ma il dubbio basta a farmi ritrovare quella voglia di gridare ma,
poi c'è una volta in cui scatta qualcosa fuori e dentro di noi e tutto il resto è piccolo

Come uno spillo impercettiible
come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l'amore in tutti
i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l'universo che ci insegue ma
ormai siamo irraggiungibili...

Per tutte le volte che
un pugno al muro nulla fa perchè
questo dolore è dolce come il miele
confrontato con il male che noi ci facciamo
se così potente questo amore che ci difendiamo con tutta la forza ma non basta quasi mai

Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l'universo che ci si insegue ma
ormai siamo irraggiungibili...

Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo
l'universo, l’universo, l’universo...

Come se un giorno freddo in pieno inverno
nudi non avessimo poi tanto freddo perchè
noi coperti sotto il mare a far l'amore ma
ormai siamo irraggiungibili...

Valerio Scanu - Super Sanremo 2010 (2010)

lunedì 22 febbraio 2010

Le sepolture anomale e gli eroi di Libertas

Questo week-end è stato impegnativo: ho girato un po' come una trottola, ma con la mia Moretta, a festeggiare anniversari e compleanni.
A parte le scene surreali a cena venerdì sera con una cameriera che sembrava venuta fuori da un film comico, la giornata più impegnativa è stata quella di sabato.

La mattina, lei si è alzata abbastanza presto (ero a dormire da lei) per andare a lezione: un'ora sola il sabato mattina... certo che questi umanisti sono gente strana!
Io mi sono alzato un po' più tardi, mi sono preparato e sono andato a prenderla. Doveva uscire alle 10.00 ma il tizio che sostituiva il suo prof per quella lezione ha ben pensato di finire più di venti minuti dopo, ed io ho aspettato pazientemente in macchina, con le quattro frecce, per quasi mezz'ora. Quando è arrivata, comunque, tappa a recuperare un libro (e relativa altra attesa in auto con le quattro frecce... giornata orribile per cercare parcheggio!) e poi rotta verso Castelfranco per andare a vedere una mostra sulle "Sepolture anomale", rinvenute in scavi dell'ultima ventina d'anni in zona, risalenti attorno al I secolo avanti/dopo Cristo.
Bella ed interessante, certo, forse qualcuno l'avrebbe potuta trovare un po' inquitante per la presenza di un buon numero di scheletri con arti mozzati e chiodi infissi post mortem, ma comunque molto interessante l'analisi antropologica che nota come queste ritualità siano sorprendentemente simili (leggasi: le stesse!) a quelle in uso fino agli inizi del XX secolo in Europa per evitare il ritorno di vampiri e revenants in genere.

Dopo la mostra, ritorno a Bologna per pranzo e poi rotta verso la "lunga": la sessione di gioco, per il party di Libertas, dal pomeriggio a notte fatta è stata veramente bellina.
E' successo di tutto: tentati stupri, coppie che si formano, legioni che vengono schivate, patti con demoni, arrivi di paladini, teletrasporti e piani complicatissimi...
Alla fine, credo che i miei eroi non abbiano ancora capito di preciso che cosa gli sta per arrivare in sorte, nonostante qualche bell'indizietto glielo abbia dato, ma mi va bene così: mi piace sempre vedere le loro facce quando gli piove in testa una rivelazione che non si aspettavano affatto, o meglio ancora che avevano scartato dalle loro ipotesi perchè gli sembrava troppo improbabile.
Vedremo alla prossima come reagiranno, ma per adesso, mi rimetto al lavoro sulle piccole cosette che ancora devono scoprire e che ho deciso di definire per evitare di scordare... e poi non si dica che non voglio bene ai miei eroi "Libert(as)-ini"!

martedì 16 febbraio 2010

Chi è causa del suo mal... biasima gli altri!

Ieri sera ero a casa, all'ora di cena, e guardavo il TG1... non certo un brillante esempio di equilibrio ed equidistanza giornalistica dalla politica, ma a quell'ora quello c'era.
Ovviamente, parte un treno di servizi sui fatti di Via Padova a Milano: un egiziano accoltellato che fa sì che si scateni una vera e propria guerriglia, con danni a cose ed arrestati, politici che fanno la voce grossa ed altri che denunciano il fallimento di questa o quella politica dell'immigrazione.
Oggi leggo che, a quanto pare, il tutto è stato originato da un banale pestone: l'egiziano la pestato un piede ad un centroamericano su un autobus e questo, dopo aver litigato a bordo, lo ha accoltellato per strada, da lì, gente che accorre per capire cosa succede e tafferugli.

Ieri sera, però, mentre sentivo il TG ho notato un aspetto particolare della cosa: tra i vari servizi, uno copriva la manifestazione di un gruppo di milanesi contro il degrado della zona.
Le sciure ed i galantuamini milanesi intervistati si lamentavano del fatto che

"... i negozi sembrano suk, il mercato è diventato un suk... hanno venduto il quartiere a questa gente qui..." (grosso modo, parola più parola meno...)

ed io mi sono chiesto chi era quella terza persona plurale non meglio definita.
Chi sono quelli che "hanno venduto" il quartiere? Ma soprattutto, perchè per quanto mi sforzi non riesco ad immaginare altri se non dei milanesi a farlo?

Voglio dire, la gente si lamenta degli immigrati, ma poi chi li sfrutta, si arricchisce sulle loro spalle, li costringe a condizioni di vita disumane, li "incattivisce", parassita la loro legittima speranza di una vita migliore di quella che si lasciano alle spalle a casa loro è, statisticamente, un italiano: stando ai dati della Polizia, solo in minima percentuale (e per lo più in ambito cinese) chi sfrutta è straniero come lo sfruttato mentre nella maggior parte dei casi sono gli italiani ad alimentare il giro.
Guai, però, a dire che bisognerebbe mettere in galera gli imprenditori che lucrano sul lavoro sottopagato di immigrati, spesso irregolari o che comunque si accontentano di molto meno di quello che prenderebbe un italiano per fare lo stesso lavoro: meglio fare la voce grossa e pretendere le espulsioni!
Non sto dicendo che chi delinque debba essere tollerato: quello che voglio dire è che più che sull'inasprimento delle sanzioni per il reato di immigrazione clandestina, inasprirei (di molto) quelle per il reato di sfruttamento dell'immigrazione!

Ma la gente è fatta così... Si lamenta del fatto che non si fa nulla per rimediare alle proprie stupidagini...
Mi spiace sembrare cinico, a volte, ma quando la gente si lamenta così, mi ricordo sempre che un tempo si diceva che "chi è causa del suo mal"...

lunedì 15 febbraio 2010

Il backup da, il backup prende

In questi giorni ho avuto a che fare con le meraviglie, e gli incubi, che può dare il mondo dei backup.

Le meraviglie sono quelle piccole piacevolissime sorprese che ti da ritrovare un file, che avevi cancellato da un supporto, su uno di backup. In questo modo, può capitare che le locandine dei singoli Match del campionato di Modena, con le squadre in gioco e le formazioni della serata, riemergano dai meandri del mio disco fisso per aiutare gli amici di Reggio. E' una bella sorpresa, visto che non ricordavo di aver fatto quel backup ma ricordavo perfettamente di aver cancellato quei file dalla chiavetta con cui li portavo in giro.

Gli incubi sono terribili conseguenze della mania di fare ordine nelle directory (che se l'applicassi alla mia camera sarebbe un'altra storia...): l'estate scorsa ho cancellato dei report, fatti per la dirigenza in ufficio, visto che il motivo per cui li avevo scritti era venuto meno e nessuno me ne stava più chiedendo i risultati da oltre sei mesi... tutto semplice, se non fosse che, la settimana scorsa, è venuto fuori che quel report serve - una volta l'anno!!! - ai revisori.
Quindi è partita la caccia al backup in cui quel file sia presente (quando l'ho sviluppato, più di un anno e mezzo fa, ci sono volute quasi due settimane per averlo definitivo... ed ora come ora non ho il tempo per ri-svilupparlo nè sono certo che potrei ricostruire tutti i passaggi che portarono ai filtri presenti in quel SQL), ma le speranze si assottigliano ogni giorno che passa... ancora non è finita, ma avere successo sarebbe un'altra piacevole sorpresa del mondo dei backup.

Certo, il problema è che l'universo, cercando l'equilibrio, probabilmente ricorderà benissimo che un backup ha dato... di conseguenza, c'è il serio rischio che un backup prenda senza rendere mai più...

domenica 14 febbraio 2010

Così parlò... il gruppo

Ieri sera il mio gruppo di giocatori di Genova mi è proprio piaciuto: una bella sessione, con interessanti rivelazioni che li hanno spiazzati e li hanno portato a discutere... tanto... praticamente per un'ora e qualcosa... sempre in personaggio!!!

I miei Kondai, mi hanno proprio dato soddisfazione: cinque personaggi giocanti ed un non giocante che discutono sul loro destino, probabilmente segnato da una trappola orchesca in cui stanno per piazzarsi, rassegnati all'idea di andare incontro ad un fato non invidiabile... e senza discutere delle devianze sessuali dell'aeglin Sephirot!

Mi sono proprio piaciuti... vedremo che ne sarà di loro, ma per la scorsa sessione spero che si siano divertiti tutti come mi sono divertito io.

venerdì 12 febbraio 2010

Un po' meno blu

Finalmente ho trovato il tempo di farlo: la cianografia del mio cervello ora è un po' più simile a quello che avrebbe dovuto essere fin dal principio e che si è sempre portata in un angoletto come promemoria.

Non che ci volesse molto, bastava un convertitore RGB->hexRGB, ma la cosa che più serviva era la voglia di farlo. Ora l'ho trovata e l'ho fatto... e sono proprio soddisfatto.

Redivivo... con decisione e volontà

Ok, sono ancora al mondo...
Non si direbbe mai, ma a volte ritorno al proposito di tenere questo mio blog e quando prendo la decisione, parto lancia in resta attaccando questa pagina bianca (beh, quella finale è blu, ma è bianca quella della composizione del post...).
Poi la volontà vacilla, il tempo si annulla, la pausa che mi dovrei prendere per me e per dirmi quello che mi passa per la testa si annulla ed il foglio resta bianco...

Adesso basta!
Adesso ho deciso che, cascasse il mondo, non succederà più.
Mi prenderò le mie pause, e a quel paese il resto dell'universo!
E, se necessario, si cambia stile!
Un taglio al numero di caratteri, al numero di righe nei post, se necessario, ma ci si prende il proprio tempo.

Ok, l'intento c'è... la volontà anche... certo fosse la prima volta... ma fa lo stesso!
Si cambia! E si cambia davvero!!!