venerdì 24 giugno 2011

Morte e resurrezione digitale di un fisico modenese

Periodicamente ho la brutta abitudine di "morire" nel mondo digitale.
La definizione può sembrare forte, ma come definire una persona che non da più segni di vita se non "morto"?

La mia vita a 0 e 1 ha seguito, negli ultimi anni, cicli che si sono fatti via via più lunghi: fino a quattro anni fa, controllavo le mie caselle di posta elettronica anche tre volte al giorno e rispondevo ad una mail entro le successive sei ore, avevo cominciato questo blog postando ogni giorno, ad un ritmo pazzesco.
Poi c'è stato uno scossone nella mia vita, e qualcosa è cambiato nel mio modo di relazionarmi a certe cose che prima erano quotidiane, fondamentali nella mia vita digitale.

Ho smesso di scaricare la posta elettronica. Ho passato mesi interi in cui non accedevo ad un account email neppure per cancellare lo spam. Ho smesso di scrivere sul blog, ho smesso di seguire certe cose. Ho smesso di svolgere certe attività...
C'è stato un periodo in cui accedere alla posta elettronica mi dava proprio fastidio, e mi infastiva l'idea di essere infastidito dal vedere messaggi elettronici.
Sicuramente la cosa era legata a quello scossone che mi ha allontanato da certe cose a cui tenevo e che è arrivato, in certa parte, nella mia vita via mail.

Il ciclo è durato un po' e si è concluso con una scarica di voglia di tornare on line, di mettersi in pari con certe cose, di riprendere a fare.
Una scarica e poi più nulla per un lungo periodo.
E poi una nuova scarica, ed un nuovo periodo, e poi ancora e di nuovo. Ogni volta il periodo no era più lungo, ogni volta c'era maggiore disagio all'idea che anche solo esistessero dei miei account di posta elettronica che avrebbero reclamato la mia attenzione.

Qualche tempo fa ho deciso di voltare pagina.

Nell'ultimo anno / tredici mesi, nella mia vita sono successe una serie di cose che non credevo si verificassero tutte in un colpo. Alcune credevo non si verificassero affatto!
Alcuni cambiamenti sono stati gradevoli, e mi hanno messo un po' in pace con certe cose che prima non sopportavo più.
Altri, purtroppo, no... e questi mi hanno fatto litigare anche con altre cose che consideravo fondamentali della mia vita. Eppure questa volta è diverso: questi "allontanamenti", questi "disagi" riguardano cose troppo importanti per la mia esistenza per accettare che un semplice evento no possa intaccarli.

La mia vita nel mondo reale è cambiata tanto e sta continuando a cambiare. Ci sono momenti in cui mi chiedo se avrei mai creduto possibile trovarmi a questo punto due anni fa, come adesso: sono nello studio di casa mia, gli scuri del balconcino chiusi perchè a quest'ora ci batte il sole, un po' di noia all'idea che dovrei lavare i pavimenti questo week-end e, forse, dovrei cambiare il copriletto mettendone uno più leggero, ma ignoro questi dettagli, faccio un passo indietro e guardo il quadro generale, noto solo che è casa mia! E non importa niente se dovrò continuare a pagare il mutuo per altri dicianove anni e rotti: questa è casa mia! Non sarà questa per tutta la vita, forse / probabilmente, ma per ora va bene così.

Ho deciso che certe cose della mia vita devono cambiare. Alcuni cambiamenti non vorrei farli ma mi tocca sacrificare dei pezzi - che pure vorrei tenere e li sacrifico a malincuore - per poterne tenere altri che hanno un diritto antecedente, una storia ed un peso maggiore.
La mia vita cambia, cambierà perchè ho deciso che certe cose devono cambiare.
Non è detto che cambi tutto, nè che cambi tutto d'un colpo, ma di sicuro, certe cose cambieranno.

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