mercoledì 11 giugno 2008

Il creativo creatore

Io sono un giocatore e cerco di essere anche un creativo.

Chi mi conosce, sa che se c'è una cosa che faccio e che per me è vitale, più o meno come respirare, è giocare.
Certo, questo non mi fa apparire come una persona seria, specie man mano che l'età aumenta, ma io non ho mai preteso di essere una persona "per bene". Anzi, a dirla un po' tutta, le persone "per bene" a volte mi spaventano anche un po'... ed il più delle volte sono quelle che mi sembrano meno "normali" (ammesso che questo aggettivo, applicato alle persone, abbia mai avuto o sia destinato mai ad avere un senso).

Comunque sia, io sono un giocatore e cerco anche di essere un creativo, sia nel senso che i giochi mi piace anche crearli, sia nel senso che, soprattutto quando gioco di ruolo, mi piace trasformare le mie idee in vicende narrative.
C'è poi da dire, che creare vicende e ambientazioni, bene o male, è un po' il pane quotidiano di un master di gioco di ruolo... resta che da ieri sera, in una parte della mia testa, si è messo alla scrivania un omino che sta cominciando a lavorare a cartine, schemi e tabelle.

Con il gruppo di amici con cui gioco di ruolo il martedì, infatti, è venuta fuori l'idea, per quando avranno completato l'avventura del gioco di ruolo dei Manga che gli sto facendo giocare, di provare a passare ad un'ambientazione fantasy... e di provare ad adottare come sistema di gioco una versione fantasy del sistema ALEA (Apparato Ludico Extra Ambientazione) di cui sono uno degli autori.
La trasposizione fantasy del sistema è un'idea che è venuta fuori qualche mese fa, parlando tra di noi autori alla scorsa Reunion, ed ora come ora, nonostante sia al lavoro per la realizzazione del secondo manuale dell'ALEA:EST (che speriamo di far uscire per i primi di novembre a Lucca Comics & Games) e dello Schermo del GR (lo schermo del master che contiamo di far uscire per Play a Modena a fine settembre), una parte delle mie risorse creative si è già incanalata sulla strutturazione e regolamentazione di quegli aspetti del gioco che, praticamente indispensabili in un'ambientazione fantasy, non erano state integrate nella prima ambientazione (la Espansione Star Trek della prima serie di manuali già in circolazione).

Vedremo che cosa ne viene fuori, ma visto che sono fermamente convinto che il sistema che abbiamo creato sia ben strutturato e "robusto", sono ottimista sul fatto che le versioni concepite per ambientazioni differenti non possano essere affatto male.

Nessun commento: