lunedì 25 marzo 2013

La vita digitale e le lampadine

"Quanti psicanalisti servono per cambiare una lampadina?
Nessuno: è la lampadina che deve voler cambiare!"

Qualche tempo fa, dopo mesi - beh... forse, più correttamente, anni - ho capito che la mia vita digitale è un po' come la lampadina di questa vecchia freddura: si è fulminata e non c'è verso di cambiarla senza che lei voglia farlo.

Anni fa la mia vita digitale - intendendo con questa espressione l'insieme delle mie attività sulla rete - aveva una serie di pratiche e di riti a cui non pensavo minimamente di rinunciare: c'era la frequentazione di Facebook, la scrittura di questo blog e, sopra ogni altra cosa, c'era la lettura della posta elettronica, più di una volta al giorno, per seguire le molteplici mailing list di cui facevo parte e le varie attività che seguivo o coordinavo.
Tutte cose che trovavo normali, a tratti praticamente irrinunciabili, ma che ad un certo punto mi sono diventate insopportabili: cose da fare solo se assolutamente indispensabili e solo sotto la spinta di qualche "convenzione sociale non opzionale" (cit.).

Quello che aveva scatenato questo cambiamento - non repentino, ma comunque molto veloce - era stato un cortocircuito tra la mia vita reale e quella sul web: qualcosa, nel mondo di qua dal monitor, aveva generato un rigetto nei confronti del mondo di là dallo schermo mentre qualcosa che si era originato dietro il vetro aveva impattato sulla mia vita tra la tastiera e la sedia.
La consapevolezza di questa cosa è arrivata con il tempo, anche se c'è sempre stata, latente in un angoletto della mia testa, in una nota a margine dello schema delle mie follie.
Il momento in cui un paio di grossi bastoni sono stati piantati in mezzo all'ingranaggio delle mie routine digitali l'ho identificato abbastanza precisamente. Quei bastoni non hanno bloccato subito il meccanismo: sono arrivati uno dopo l'altro, e per un po', dopo l'arrivo di ognuno, le ruote sono riuscite ad assestarsi per continuare a girare, nonostante l'intoppo, ma alla fine gli ostacoli sono stati troppi ed il motore si è fermato.

Più di una volta, da quel momento, ho pensato che fosse necessario riprendere il controllo della mia vita digitale, superare quegli ostacoli e riavviare quegli ingranaggi affinchè girassero come un tempo, ma come per la lampadina della freddura, la mia vita digitale non era intenzionata a ritornare alla sua vecchia forma, quindi il progetto si arenava.

Questa volta, però, ho notato qualcosa di diverso: le ruote si sono rimesse in movimento e sono riuscite a superare un paio di ostacoli di quelli che avevano frenato di più ogni tentativo precedente.
Forse la mia lampadina ha deciso di cambiare, o forse sarà solo l'ennesimo tentativo a vuoto, ad ogni modo, qualcosa si è smosso e voglio fare tutto il possibile per impedire che il meccanismo, una volta riavviato, si torni a fermare di nuovo.
L'unica cosa che posso fare è mantenere salda la determinazione e spingere gli ingranaggi quando fanno per rallentare un po'... fino a che non si saranno rimessi a girare di buon passo o fino a quando non si saranno fermati di nuovo.

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