martedì 10 giugno 2014

Malefica

Altro fine settimana, altro film, questa volta è il turno di Maleficent.
Long story short: il film mi è piaciuto.
Il film, alcune delle idee, alcuni dei personaggi, il percorso di alcuni di essi, certe scelte nella storia, il livello degli effetti... tutto molto bello.
Poi però...
La Jolie affilata come una lama di coltello (e non intendo in volto, dove è opera del trucco o quello che è), il personaggio di Re Stefano, le tre fate... oddio, le tre fate!

Sia chiaro, io non rivedo la Bella Addormentata da parecchio - davvero parecchio - tempo e non ho ritenuto il caso di "ripassare" prima di andare a vedere questo nuovo film, e forse anche per questo ho trovato niente male alcune delle trovate e la reinvenzione della storia.
Ma le tre fate!
Le! Tre!! Fate!!!
Da qui in poi potrebbe scapparmi qualche spoiler, quindi vediamo di mettere un po' di spazio tra quanto detto finora e quanto seguirà...
Le tre fate mi sono state sulle balle.
Vedere Imelda Staunton - la perfida o scema, dipende dai punti di vista, Dolores Umbridge di potteriana memoria - vestire i panni, sempre maledettamente rosa, della fata un po' meno scema delle tre ma comunque parecchio scema...
E' più forte di me: i personaggi scemi solo per il gusto di essere scemi... o il film si intitola "Ace Ventura - L'acchiappanimali" o mi smuovono il sistema nervoso: mi infastidiscono e la loro portata comica svanisce in un mare di nervosismo.

Altro personaggio che mi è stato abbastanza sulle scatole, è Re Stefano.
Ma qui la storia è diversa: è voluto che stia sulle balle, visto che è lui il cattivo.
E' un cattivo, però, di quelli che non riesci a dispiacerti per la loro sorte: giovane di belle speranze, con il potenziale anche per diventare un personaggio positivo, diventa un cattivo di quelli cui fai il tifo contro appassionatamente.

Per terminare il discorso sui personaggi che non mi hanno preso bene, una menzione speciale per il Principe Filippo che passa dal ruolo di "Eroe che salva la bella affrontando un signor malvagio" a "Belloccio passato di lì per caso e che se non fosse che Aurora lo trova caruccio ne avremmo fatto anche a meno".

Aurora, poi, mi è piaciuta per il suo essere un'anima buona senza essere un'anima tonta e per il suo essere una che, quando arriva il momento di affrontare la battaglia, non si trasforma nella damigella in pericolo che sta ferma al balcone a disperarsi, ma si da fare e da una mano decisiva a salvare la situazione.

Il personaggio che mi è piaciuto di più, e qui credo di essere stato preda facile degli sceneggiatori, però è Fosco.
Che poi sarebbe Diaval, il corvo, che è un signor gran bel nome, diamine, non si poteva tenere quello?
E' un contrappunto comico, ma è anche un personaggio attento e che capisce più di quanto non ci si aspetterebbe da lui.
E' il bel tenebroso che si muove un passo dietro la protagonista, quasi senza dare nell'occhio, ma che ne sa più del suo "boss" perché è più sveglio di quanto il suo capo non creda.
Non ci posso fare niente, a me i personaggi così piacciono.

Una nota di merito per la morale della fiaba: il vero amore non è il bel tomo che incontri per caso una volta e pensi che sia fighissimo, ma è chi ti vuole bene ed è pronto a rischiare per te, in questo caso, la figura materna.
Beh, non sarà un messaggio originalissimo, ma in un film che ha come protagonista la strega della Bella Addormentata...
Alla fine, è pur vero quello che leggevo qualche giorno fa su Facebook: con Rapunzel, Frozen e Maleficent, la Disney ha deciso di cominciare a cambiare rotta, con i principi (quando ci sono, vero Flint Rider?) un po' meno personaggi centrali e "atti" di vero amore - più che "baci" di vero amore - che arrivano non per forza dal personaggio maschile di turno.

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