lunedì 11 agosto 2008

L'estate e le sue immagini

Ogni stagione ha le sue immagini, i suoi colori, i suoi toni...
L'estate non fa eccezione, ovviamente, e se provo a pensare a quale sia la sua immagine, non riesco ad evitare di figurarmi due fotogrammi televisivi.

Non si tratta di fotogrammi dagli immancabili film "balneari" ("Sapore di sale" su tutti), nè dei grandi classici in bianco e nero che sembra quasi sotto i trenta gradi all'ombra non possono essere trasmessi ("L'audace colpo dei soliti ignoti", "Siamo uomini o caporali?", giusto per fare due titoli); no, si tratta di due pubblicità: i "Pennelli Cinghiale" e la "Cedrata Tassoni".

Mi viene da parafrasare una battuta da "Sliding doors": "Tutti sanno i testi di quegli spot: vengono trasmessi ai feti attraverso il liquido amniotico"...

- Ma cosa fa con quell'arnese? Ostacola il traffico!
- Devo dipingere una parte grande, ci vuole un pennello grande!
- Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello: Cinghiale!
-- Cinghiale, la grande marca! --


Non so... Quella Milano (il caschetto del vigile sembrava più quello di un poliziotto di Londra, ma tant'è...), che poi è una non-città visto che di Milano non si vede praticamente nulla, non esiste più da quasi vent'anni, come testimoniato dalle auto sullo sfondo, eppure... eppure è lo spot che ti fa capire che è agosto, che è il mese dei piccoli ritocchi in casa, il mese in cui i padri di famiglia, che siano operai o impiegati spesso poco cambia, si fanno artefici di mirabili opere di bricolage, decidendo che gli infissi vanno scartavetrati e ri-laccati o che è il momento di reimbiancare il salotto.

- Quante cose al mondo puoi fare?
Costruire, inventare...
Ma trova un minuto per me!
-- Per voi e per gli amici... Tassoni! --


E che cosa ci si può aspettare per placare la sete dovuta al gran caldo?
Sì, le birre ci provano, ma quelle vanno bene per il muratore, l'idraulico, l'imbianchino (anche improvvisati), ma per chi ha veramente sete a causa del caldo ci vuole qualcosa di non alcolico, e cosa meglio di una bevanda gassata non dolcissima?

E' l'estate: i suoi riti e le sue manie e quel suo continuo tornare agli anni 80.

Non so se la nuova generazione di padri di famiglia andrà a compare i pennelli e la pittura per reimbiancare o se opterà per altre soluzioni (io per primo non so se, quando sarà il momento di avere una casa mia, sarò il tipo da farlo), nè so se qualcuno continuerà ad ordinare cedrate (beh, su quello io sono più il tipo da farlo... e poi, qualcuno che beva una "Bicicletta" si trova sempre...) ma il fatto che quelle pubblicità perdurino e non tramontino mai, che quelle aziende e quei marchi che ci sono sempre stati, per quanto ricordi, ci siano ancora, da una speranza: tutto cambia, ma c'è sempre qualcosa o qualcuno pronto a darti una mano, a rassicurarti con una piccola ancora da mollare nel mare degli anni che corrono via e che ti portano sempre qualcosa di nuovo.

Ho deciso!
Questa sera, mentre tornerò a casa, visto che devo fermarmi a fare un minimo di spesa, nel supermercato le vado a prendere sei bottigliette di cedrata, le compro e me le porto a casa... e le bevo alla salute del mondo che cambia... per fortuna, non del tutto.

5 commenti:

la Volpe ha detto...

bellissimo ^^

la Volpe ha detto...

oltretutto mi fa venire una nostalgia di casa... la città ad agosto è la cosa più bella del mondo... per fortuna tra poco torno...

zaa ha detto...

Quand'è che attraversi il confine, volpe giramondo? :)

la Volpe ha detto...

Torno a Modena il 21 agosto ^^

zaa ha detto...

Evvai! Allora il 22 si va a bere :)