mercoledì 7 gennaio 2009

Cantiere d'Inverno 2009

L'anno scorso non ce l'avevo fatta, un po' a causa del fatto che con il lavoro che avevo non avevo ferie da poter prendere ed un po' perchè le mie finanze, nonostante il lavoro, non è che fossero nelle migliori delle condizioni, ma quest'anno ho potuto partecipare al "Cantiere d'Inverno": ho perso la prima edizione, ma almeno alla seconda non potevo mancare!

Per tre giorni, da sabato a lunedì, ho... mangiato, respirato, vissuto e sognato improvvisazione e teatro in genere. Ed ancora oggi cammino ad una spanna buona da terra!!!
E' stato bellissimo essere fuori dal mondo per essere in un ambiente tanto carico di energia, con tanta voglia di fare e di imparare, di migliorarsi e di apprendere.

Aver conosciuto gente, tanto vicini ma che non conoscevo oltre quelli più lontani, con cui condividere tanti momenti divertenti, tante risate, ma tanta voglia di fare e tanto impegno... E' quel genere di esperienze che ti fa decisamente bene: riempie di entusiasmo... e ti da un sacco di voglia di fare, di continuare, di avere un'ora in più di lezione, di fare uno stage in più, di cominciare ancora una mista, una comparata, perfino dei calci di rigore!

Non so cosa darei per altre dodici (ma anche ventiquattro... quarantotto... novantasei) ore di lezione con quel mago di Alberto Ceville (l'insegnante dello stage a cui ho preso parte) e gli altri miei compagni d'avventura (Flavio, Giovanni, Francesco, Marco, Sauro, "Chico", Daniele, Sandro, Cristina, Isabella, Giorgio e Catia). E credo che passerà del tempo prima che le parole del monologo di Cotrone - da "I giganti della montagna" di Pirandello -, quelle dei dialoghi di Stefano/Sandro - da "Dimmi la verità" di Ceville/Eve - e dell'Uomo - da "Aspettando qualcosa" di Sinisterra - mi abbandonino del tutto...
E' stato bellissimo riuscire a dare più spessore alle parole di un personaggio, e riuscire ad usare meglio qualche silenzio... riuscire a ridurre le parole!
Sentirsi poi dire, da un professionista, che gli piacerebbe fare un'improvvisazione in gramelot con me... oh mamma... ma allora c'è qualcosa in cui sono addirittura bravo!!!

Certo, un pochino mi è spiaciuto essere sfortunato e non finire sul palco in uno dei quattro (bellissimi) match di domenica sera, ma è andata benissimo anche così: ci saranno altri match in cui mettere a frutto quello che ho appreso in questi giorni, magari dopo che queste informazioni si siano sedimentate e dopo aver avuto modo di barattarle con quelle acquisite dalle altre Giraffe sparpagliate negli altri stage.

So che è un po' assurdo, ma ogni volta che rivedo il logo del Cantiere mi viene da pensare che non ho ringraziato abbastanza tutti quelli dello staff, tutti gli insegnanti, tutti gli altri allievi e tutti quelli con cui ci siamo divertiti a fare i matti sabato sera a cena, domenica notte dopo il match e lunedì sera alla cena/festa chiacchierando, ballando, cantando e passando dei bellissimi "terzi tempi".
C'è una cosa, però, che mi rassicura: non sono il solo ad essere sentimentale e troppo entusiasta: vedere la Barbareina artefice del gruppo di Facebook "Voglio tornare al Cantiere" o scoprire il gruppo dei fan della spuma di tonno creato dal Bonetti... beh, vuol dire che in fondo in fondo siamo fatti tutti così: un po' matti, tanto entusiasti e tanto, tanto desiderosi di divertirci, di non prenderci troppo sul serio - quando il momento lo consente - eppure tanto, tanto, ma proprio tanto desiderosi di condividere queste nostre passioni ed emozioni con gli altri...

E dunque, così sia: voglio anch'io tornare al cantiere e voglio fare una bella scopracciata di spuma di tonno... voglio tornare a lanciarmi a terra sulle assi - troppo desiderose di cedere schegge - del pavimento di quella palestra dove abbiamo fatto lezione e voglio tornare a rischiare di ricevere un fallo di clichè - da spettatore - da un arbitro bravissimo quanto inflessibile... voglio tornare a cantare a squarciagola e ballare come un matto... voglio tornare ad "aspettare qualcosa" e voglio ripetere a tutti che "la villa è abitata dagli spiriti"...
Voglio un altro cantiere, che sia d'inverno o anche no... e voglio che quei tre giorni rimangano per sempre lì perchè le meraviglie durano per sempre.

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