domenica 18 gennaio 2009

Ora tarda per "La lancia", ma non si sa mai

Ok, sono un pazzo... ma questo chi mi conosce già lo sa.
La novità sta nel fatto che poche volte sono stato in vena creativa come in questo periodo.

La settimana scorsa, martedì, abbiamo cominciato a studiare "le Shakespeare" con Aldo ad improvvisazione ed un piccole surreale demone si è impossesato di me: alla fine della lezione, ci sono stati assegnati un paio di possibili compiti da svolgere per prendere la mano con lo stile, uno riguardante la costruzione di un dialogo ed uno riguardante la costruzione di una storia alla maniera di "Gugliemo"; per quanto riguarda il compito sul dialogo, a me è stato esplicitamente detto di non farlo, mentre quello sulla storia non mi è stato precluso, quindi ho deciso di fare quello.
Il problema è che, avuta l'idea per una storia che potesse essere strutturata come una "Shakespeare", mi sono fatto prendere la mano: ho progettato, e cominciato a realizzare, una commedia (un atto unico che ho intitolato, per ora, "La lancia di Sigfrido") sulla base della storia che ho scritto.
Certo, non mi sto curando troppo della metrica (l'endecasillabo sciolto non è il mio cavallo di battaglia, ma poco importa: in italiano le opere del Bardo perdono quella rigorosa poetica che l'autore ha dato loro in lingua originale e che sarebbe un'impresa disperata cercare di ricostruire fedelmente in un'altra lingua), ma non si può dire che non stia facendo un lavorone... La Barbareina ed il Doc erano stupiti già a metà della prima scena e la reazione di Fhede non è stata da meno.

Visto che sono un pazzo scriteriato, ho deciso di darmi da fare e completare il tutto per martedì sera: chissà che qualcuno non la trovi una cosa divertente da leggere.
L'ora non è propriamente delle più adatte, ma chissà, magari potrei scrivere una scena o due prima di andare a letto... o magari potrei decidere di cominciare a mettere nero su bianco qualcuno dei progetti narrativi che ho in cantiere da molto più tempo: ora che sono preso dal raptus delle dita sulla tastiera, sarebbe quasi un peccato non dare seguito allo slancio creativo...

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