mercoledì 12 agosto 2009

Confini inesistenti e cervelli fuggitivi

Domenica, ritornando da Genova, ho avuto modo di notare una cosa che, pur avendola vista ormai diverse volte, forse non avevo notato fino in fondo.
Il percorso che seguo, mi porta ad attraversare la provincia di Genova, quella di Alessandria, quella di Pavia e poi l'infilata Piacenza, Parma e Reggio.
Normalmente, in autostrada, al confine tra una provincia e l'altra, ed a maggior ragione al passare di una regione all'altra, si incontrano degli enormi cartelli che ti annunciano il confine e da dove stai passando a dove.
Passando da Alessandria a Pavia, infatti, si trova un bel paio di cartelloni che fanno questo annuncio, ma poi... Passando da Pavia a Piacenza, si incontra solo il confine della provincia e non quello della regione.
Personalmente, è qualche tempo che sostengo che sarebbe da proporre la cessione del piacentino alla Lombardia in cambio della provincia di Mantova (i mantovani sono più "emiliani": hanno un pezzo di zona di produzione di Grana Padano e mangiano tortelli di zucca, tanto per dire...) ed evidentemente anche l'ANAS (oltre che le Poste per cui la zona di Piacenza è nella "regione postale" della Lombardia e Mantova in Emilia-Romagna) la pensa così.

Rientrato a Modena dopo la tappa bolognese, comunque, sono andato a cena dalla Gi, dove c'era un po' di varia umanità fisica (Pesce, la Volpe, Carletto, la Fra, Manolo ed un po' di extra).
Mi ha colpito, e stimo un sacco, Pesce che si è votato all'autoproduzione di sapone, dentifricio, ecc., ma la cosa che mi ha più colpito è stata la consapevolezza di stare toccando con mano il problema dei "cervelli in fuga".
La Volpe in Norvegia, Carletto e Manolo tra Oxford e Cambridge e tutti gli altri sparsi per il mondo...
A volte mi chiedo se non ho fatto un errore decidendo di non tentare la carriera accademica, ma poi, guardando i miei amici che ci stanno provando e che sono costretti a questo tipo di vita, mi chiedo se sarei stato capace di fare la stessa da emigrato che fanno loro...

Resta che c'è una bellissima immagine che ha regalato Nils (che voglio provare a citare, ma sono certo di non essere preciso):
... cervello in fuga, sì, il problema è che il mio è riuscito a seminarmi!

Nessun commento: