mercoledì 5 agosto 2009

Una nuova determinazione... e il punto della situazione

Dice "Ma che cosa lo tieni a fare un blog se poi non ci scrivi mai?"
Dico "E' un mondo di tenebra..."

In realtà, il fatto che sia un mondo di tenebra non spiega nulla. Il vero motivo per cui sono sparito dalla circolazione per quasi sei mesi è che sono un lavativo senza spina dorsale...
D'accordo, forse il giudizio è un po' troppo severo, ma l'idea di fondo è che scrivere richiede tempo, ed il tempo è un bene tanto prezioso quanto raro, nella mia caotica esistenza analogica.
Eppure, rieccomi, e questa volta con un'idea nuova: l'idea di cambiare.

Cambiare non è mai facile, e nel caso specifico, rischia di essere un'impresa titanica, ma questa volta ho deciso di farlo e lo farò!

Rileggo l'ultima frase che ho scritto, ed all'improvviso mi risuona in testa una canzione di Daniele Silvestri...

"Illuso"

Illuso è chi pensa che un prete sia sinonimo di santità
chi un giorno decide il da farsi ed è sicuro che lo farà
Illusa è la gente che crede in una o più divinità
soltanto se quello che vede non è conforme alla normalità

Chi vive superficialmente ma crede di apprezzare le piccole cose
chi vuole sedurre una donna regalandole rose, regalandole rose

Illuso è chi cerca in un bacio il suono di mille campane
chi guarda alle stelle e vedendole lì non le trova poi tanto lontane

Illusa mia madre quel giorno che disse mio figlio mi darà
l'amore di cui ho bisogno, perché mio figlio un buon figlio sarà.

Chi vive superficialmente ma crede di apprezzare le piccole cose
chi vuole sedurre una donna regalandole rose, regalandole rose

Illuso anch'io continuamente, confuso tra tante realtà
ma se scoprirò quella giusta, chissà se poi l'illusione cadrà
se scoprirò che c'è una sola realtà non credo che mi basterà.

Daniele Silvestri - Prima di essere un uomo (1995)

Il fatto di essere un illuso, per altro, non mi dispiace neppure tanto: mi piace l'idea di essere un inguaribile e patetico individuo convinto che, da qualche parte, ci sia una realtà migliore... magari una realtà in cui sono migliore di quello che sono in questa surreale parodia di un mondo sensato che di sensato non ha, solitamente, neppure la parvenza.

L'ora è quella che è e mi chiedo che senso abbia perdersi in filosofeggiamenti notturni, ma il bello di essere da solo in casa sta proprio nel fatto che posso permettermi di farli: non mi devo preoccupare della luce accesa e della porta aperta che potrebbero disturbare i miei che già dormino visto che, se stanno già dormendo, è a seicento chilometri da qui.
Essere da solo in casa mi piace: mi da quell'assaggio di indipendenza e di solitudine non solitaria che una parte di me cerca da molti più anni di quanto non fosse auspicabile in principio.

Resta che posso permettermi di scrivere un po'... beh, forse tanto, ma giusto per togliermi una soddisfazione: da domani si cerca di cambiare!

Sono passati sei mesi e non sembra... almeno non in primissima istanza, ma poi basta soffermarsi un attimo a rifletterci e ci si rende conto di quanta roba è successa nella mia vita. Già, nella mia esistenza, perchè se uno si prendessi la briga di osservare le esistenze delle altre miliardi di entità che vagolano su questo pianeta...

Sei mesi fa non sapevo di che morte (lavorativa), mi toccava di morire: con un contratto a tempo determinato in scadenza, ai tempi della crisi economica, una qualche agitazione uno ce l'ha sempre, ma alla fine, la mia condizione precaria si è stabilizzata (almeno fino al 2011...) ed una nuvola si è diradata dal mio futuro.

Sei mesi fa, ero uno studente del secondo anno del Corso di Match di Improvvisazione Teatrale di Modena, mentre oggi sono un amatore. Il 9 giugno scorso, in quel di Sassuolo, le G(i/nu)raffe hanno dato il meglio di sè, ed un paio di settimane dopo è arrivato il verdetto. Passate ancora un paio di settimane, è arrivata la prima convocazione, ed il 22 luglio, sempre in quel di Sassuolo, un nuovo amatore ha fatto il suo esordio con il numero "44 Rosso". Non so se ci saranno altre convocazioni nel mio futuro, ma di sicuro ci sarà ancora tanto impegno e tanto studio, tanto allenamento e tanta voglia di fare, e poi venga quel che deve venire.

In questi sei mesi, ce n'è stati due dove l'improvvisazione è stata un battito che dava il ritmo alle mie settimane: allenamenti a Modena, per il corso, ed allenamenti a Bologna. Confrontarsi con amatori d'esperienza e professionisti, e sentirsi in grado di non fare la figura del manico di scopa, ha aiutato un sacco.

In questi sei mesi, c'è stato un incidente automobilistico... nulla di grave, sia chiaro, ma un'auto da cambiare. Ed ora c'è un'auto nuova, che ripago un po' alla volta ai miei genitori che mi hanno aiutato ad evitare un finanziamento/ladrocinio.
E l'idea di avere un finanziamento a tre zeri da ripagare mi fa sentire un po' più vecchio.

In questi sei mesi c'è stato il gioco di ruolo, che è andato e venuto. Ci sono stati gruppi che hanno fatto scintille (e ancora mi chiedo quanto e cosa avrei potuto fare per evitarle) e gruppi che si sono allargati. E c'è stato l'ALEA che si è fatto sempre più forte e robusto, in grado di reggere sulle sue spalle sempre più peso, sotto lo sguardo orgoglioso di un creatore felice.

In questi sei mesi c'è stato il lavoro... c'è stato e c'è ancora. Prepotente, si è fatto tiranno che non da scampo: ladro in grado di trafugare tempo, energia, esistenza. C'è e ci sarà ancora... ladro di ferie, in grado di mangiare giorni alla STICCON costringendomi a fare il pendolare tra l'ufficio e la convention.

Eppure le ferie ci sono state lo stesso, strappate con le unghie e con i denti, anche se tutte si riassumono in una settimana nell'algida (beh, nel caso specifico, sorprendetemente torrida) albione: una settimana a Londra, a cavallo tra la fine di giugno e l'inizio di luglio, sperando di trovare il fresco e trovando un'ondata di calore che quasi faceva il paio con le temperature italiche. Fabiuzzo, rivisto dopo tanto, matto come sempre, e tante cose da vedere e rivedere, con occhi diversi perchè accompagnato da una persona diversa.

In questi sei mesi c'è stato Star Trek, con la convention dimezzata ed il film, con i progetti dello Star Trek Online spiati e con le fatiche legate al manuale dell'ALEA:EST, con i folli propositi e le belle idee.

In questi sei mesi c'è stato altro, ovviamente, tanto da riempire almeno altrettante righe, ma l'ora si è fatta consona più al cuscino che alla tastiera, quindi l'onesto dattilografo ripone lo strumento, si stiracchia e lascia che una sinfonia di crepitii parta dalle rattrappite dita.
Un'ultima lettura, una verifica alla punteggiatura, e poi il click che rende tutto vero nell'irreale mondo dei bit in movimento.

Sono tornato on line! Chissà cosa succederà ora...

1 commento:

Ruben ha detto...

scrivi bene..continua a scrivere perchè le tue riflessioni potrebbero essere utili a molti! Complimenti per la tua genuina grafomania ;)