giovedì 13 agosto 2009

Oh Madonna!

Infuria, nella cattolicissima Polonia, la polemica sul prossimo concerto di Madonna.

Inaccettabile che si tenga il 15 agosto! tuonano alti prelati ed associazioni cattoliche conservatrici. Anche Walesa si schiera contro il concerto che cade in occasione della più importante festività mariana (l'Assunzione... anche più importante dell'Annunciazione? mah... non mi pronuncio: non sono un esperto in materia...). Blasfema e inconoclasta!

Non sto neppure a fare i complimenti a Miss Ciccone, maestra dell'arte di far parlare di sè (arte abbastanza necessaria se sei un artista pop... eccheddiamine! questa è gente che campa di notorietà ed è giusto che faccia di queste cose: non è una santa, ma un'artista con una lunga carriera alle spalle ed una professionalità mica da ridere), ma mi chiedo: visto che in Polonia, come girano certe cose, lo sanno, perchè non linciano il genio che ha autorizzato il concerto, invece che crocifiggere la cantante?

Giusto una nota che mi viene in mente, per libera associazione con questo discorso: posso chiedere, disperatamente, al mondo (vabbeh, mi accontenterei dell'Italia, San Marino e Vaticano compresi... e lo vedi che sono un utopista?) di smetterla di rompere le balle sulla religione, "ora" compresa?

Ma dico io, è mai possibile che non si possa accettare, in questo nostro bel paese, che magari c'è gente che non vuole fare l'ora di religione ("Insegnamento della religione cattolica", precisiamolo, non di un qualcosa di più generico legato alla religione...) e che è fare pesare la cosa sul suo rendimento scolastico sarebbe una porcata?
Che poi, a voler fare i puntigliosi sulla sentenza del TAR del Lazio che ha fatto scoppiare l'atomica di ieri, i giudici hanno stabilito solo che gli insegnanti di religione non possono prendere parte "a pieno titolo" ai consigli di classe che decidono i punti degli studenti. In pratica, nella stanza ci restano e dicono la loro, solo che quando si tratta di votare se e quanti debiti dare, non possono dire nulla, così, giusto per evitare che un insegnante un po' fanatico voti per dare un punto in meno sistematicamente a tutti gli studenti che non hanno seguito la sua materia (cosa che, magari, sarà anche successo visto che questa sentenza fa seguito ad una serie di ricorsi contro i punteggi attribuiti ad alcuni studenti...).

Io sono agnostico ed anticlericale e, da quando i miei mi hanno lasciato la possibilità di scegliere, ho smesso di fare religione.
Intendiamoci, si fosse trattato di "storia delle religioni" o "religioni comparate", l'avrei anche continuata a seguire, ma era sempre e solo etica cattolica! Nulla in contrario, per carità, ma se preferissi avere una visione più ampia del mondo?
E poi, per cortesia, vogliamo smetterla con la patetica scusa, addotta da qualcuno dei paladini che ha già annunciato che impugnerà la sentenza del TAR, che la componente cattolica è una pietra fondante della storia e cultura italiana?

Con tutto il rispetto possibile, l'etica e la morale cattolica dove stava quando Papi, Vescovi e Cardinali sfornavano figli da far arrivare ad alte cariche politiche? Dove stava quando ricchi e poveracci costringevano figli e figlie ad una carriera religiosa assolutamente priva di ogni traccia di vocazione solo per un calcolo economico o per una distorta visione del concetto di buon nome? Dove stava quando governanti secolari e religiosi combattevano guerre sanguinose per motivi esclusivamente economici e politici, magari nascondendosi dietro il sacro paravento della difesa della religione?

Ok, siamo in Italia e la povera gente si fa il segno della croce quando passa davanti ad una chiesa, ma la povera gente chiede anche a San Gennaro la grazia di un terno al Lotto...

Quanti di quei gesti, che dovrebbero essere segni esteriori di fede interiore, sono sentiti e quanti sono un riflesso condizionato? Quanti, a messa, facendosi il segno della croce e chiedendo perdono perchè hanno "molto peccato" pensano davvero a quello che fanno e dicono e chiedono davvero perdono?
Quanto del sentire cristiano di tanti italiani è frutto di una riflessione ed una consapevole scelta etica e morale e quanto è condizionamento ed educazione forzata?
Ma soprattutto, quanto del fervore cattolico di certa parte della politica è manifestazione personale di una posizione morale profonda e sentita e quanto è esclusivamente calcolo politico?
Tutti saltano sul carro della difesa dei valori della cristianità italiana, quando gli fa comodo, ma poi delle regole religiose se ne fregano... ma di cosa ci si stupisce mai? In fin dei conti se ne fregano anche delle regole della giustizia italiana, della costituzione ed altre analoghe amenità...

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