martedì 2 marzo 2010

Tre "personagge" in cerca di rivelazioni

Ieri sera, sessione di gioco di ruolo del gruppo bolognese di "Northern Harbor", una campagna ALEA:CUM (più o meno) che va avanti, partita con quattro giocatori, con tre giocatrici.

E' qualche mese che le mie eroine indagano, nella città di Northern Harbor (Massachusetts), sul conto di un detective corrotto della omicidi del distretto di Arlow... una persona che, la scorsa sessione, è stata ritrovata morta (a causa di un malore?) nella sua auto, parcheggiata sotto casa di una delle tre.
Ieri sera, dopo un surreale "pranzo delle rivelazioni" con il giovane mercante d'arte Ioannis "Jannis" Sotiris, le tre giovani sono andate a fare campeggio, accompagnate da tre dipendenti di Sotiris (i gemelli Roros) con la prospettiva di sapere ancora di più di quello in cui erano finite invischiate.

E' stato divertente, passata la mezzanotte, vedere le tre giocatrici tese di fronte alla situazione che si stava generando in quel piccolo accampamento in un bosco di collina.
Quando poi si è arrivati al sodo, ancora più divertente è stato vederle di fronte ad una rivelazione che, per settimane, avevano considerato certa ma che, visto che non arrivava, avevano classificato come una loro fisima.

Mi piace spiazzare i miei giocatori e vederli di fronte ad una situazione che non si aspettavano (come un divertito mercante d'arte greco che si appoggia sulla lingua un anello d'argento e la lingua sembra cominciare a sfrigolare) e mi spiace sempre un po' chiudere una sessione lasciando la suspance da cliffhanger, ma alla fine va bene anche così: almeno la settimana prossima, quando si arriverà al dunque, vedrò se quello che gli deve essere detto è tra le ipotesi che faranno in questi giorni.

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