martedì 25 settembre 2012

Il volpone all'americana

La campagna elettorale per le elezioni presidenziali americane è sempre uno spettacolo... quest'anno, però, ha i toni della commedia demeziale.

Da una parte, la normalità: i Democratici hanno avuto un solo candidato, com'è giusto che sia, nel presidente uscente e pronto a farsi rieleggere.
Dall'altra parte, i Repubblicani...

Dunque, vediamo...
Ci hanno messo mesi a trovare un candidato che fosse appena appena presentabile (non voglio dire uno che potesse farcela, ma davvero uno che semplicemente avesse qualche possibilità in più di un comodino dell'IKEA) ed il meno peggio che hanno trovato è stato Mitt Romney, uno che colleziona scempiaggini come fossero francobolli.

Quest'uomo, negli ultimi giorni, ha prodotto la più grande ed autolesionistica uscita che si potesse concepire... forse...
E' stato diffuso un video in cui parla ad un evento/cena di raccolta fondi.
Da quanto riportato dagli organi di stampa che hanno parlato del video (che ammetto di non aver visto di prima mano), il candidato avrebbe affermato che il 47% degli americani si ritiene una vittima e che lui non potrà mai convincerli del fatto che dovrebbero ritenersi responsabili di come vivono, quindi non può contare sui voti di quella parte della popolazione che, non pagando tasse federali, è sorda agli argomenti della sua campagna quando parla di riduzione delle imposte. Questi cittadini, a quanto afferma, voteranno sempre per i Democratici perchè dalla loro politica dipende la loro sopravvivenza, quindi lui li deve dare per persi e puntare a quel 5% di indipendenti al centro che possono fargli vincere le elezioni.
Mentre diceva queste cose era circondato da repubblicani duri e puri che volevano sentirsi dire quel genere di cose.
E' stata una gaffe?
Mah... diciamo che lo è stata nel senso che quelle parole avrebbero dovuto rimanere dietro porte ben chiuse ed ignorare che nel 2012, nell'epoca delle videocamere anche nell'orologio da polso senza doverselo far consegnare da tecnici di bondiana memoria, è quantomeno una leggerezza imperdonabile.

Il problema di Romney è che lui, dopo questa uscita, è riuscito a produrne un altro paio una più bella dell'altra!
Sembra quasi una di quelle anime candide che dice le cose così, come gli passano per la testa, ignaro delle conseguenze.
Niente di male per una persona che incontri per strada e con cui fai quattro chiacchiere, ma per un candidato alle presidenziali americane...

Di oggi la notizia di un secco uno-due di corbellerie... forse.
Il nostro, ha avuto la brillante idea di affermare che, quando i figli sono piccoli, almeno un genitore dovrebbe restare a casa (dal lavoro) perchè avere un genitore che resta vicino ai figli nei primi anni è molto importante.
Per uno che punta a quel 5% di indipendenti al centro, continuare a dire cose tanto da Repubblicano non mi sembra faccia al caso suo... ma forse sono io che non capisco fino in fondo la complessità della scena politica americana.

L'ultima è più chiaramente, ed inequivocabilmente, una stupidagine: se n'è uscito, commentando un atterraggio d'emergenza fatto dall'aereo su cui viaggiava la moglie dopo un evento di raccolta fondi a Los Angeles, affermando che il fatto che sugli aerei non si possano aprire i finestrini è estremamente pericoloso perchè non si sa dove scappare e, per chiudere in bellezza, si chiedeva perchè facciano finestrini che non possono essere aperti.

Due situazioni dubbie ed una certa... a questo punto mi chiedo Mitt Romney vuole fare il Presidente, ok, ma siamo sicuri che non coltivi il sogno nel cassetto di un posto allo Zelig?

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