venerdì 14 settembre 2012

Meno dodici

Mi fa un po' strano pensare che sono a meno dodici... A trentacinque meno dodici, ad essere precisi.
E' per questo che ho deciso che a trentacinque meno dodici le cose si fanno.
Non può essere diversamente perchè a trentacinque meno dodici devi decidere se le cose le vuoi fare oppure no... almeno le cose non importanti, almeno quelle che non ti cambiano la vita le devi affrontare. Per quelle serie c'è ancora un po' di tempo, ma magari cambiando atteggiamento su quelle da poco, anche quelle serie... chissà...

Sono sempre io, anche a trentacinque meno dodici: con un nome che tante (troppe? ma no, perchè troppe?) volte mi hanno detto che mi sta addosso come un vestito su misura, fuori come un balcone, buono ai (oltre i?) limiti del fesso, con mille cose da fare, con mille cose per la testa, con la testa sempre da un'altra parte, con la faccia che (quando non c'è neanche un muscolo in attività) fa pensare al mondo che sia incazzato o triste, sempre pronto a dire un'idiozia, sempre con troppe ore di sonno arretrato alle spalle... sì, insomma, sempre io.

Così sto qui, a trentacinque meno dodici ancora per un po'... non per molto, ovviamente, perchè a trentacinque meno dodici non ci puoi stare tanto e quindi è una buona scusa per andare avanti.

Quello che verrà, verrà, ma questa volta ci si muove davvero, perchè è da un po' che voglio farlo e mi sono detto troppo volte "domani", "settimana prossima", "il primo del prossimo mese"...

Oggi è il giorno buono: oggi sono a trentacinque meno dodici ed oggi si comincia.

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