martedì 21 ottobre 2008

Azione, reazione e non curanza...

Capita, a volte, che accadano cose strane nella vita, mia come in quella di chiunque altro. Può capitare, per esempio, di scoprire che qualcuno ha fatto qualcosa e non essere entusiasti della notizia, magari senza un vero motivo concreto se non un leggero fastidio personale.

Solitamente, il primo istinto tende ad essere quello di cominciare a preoccuparsi, a lamentarsi, ad agire per assestare le cose. Viene voglia di fare o disfare, di dire o urlare, di protestare o reagire...
Si prende su e si comincia, ma poi, con il tempo, può capitare di rendersi conto che si sta correndo dietro ad un disturbo senza arrivare da nessuna parte: ci si sta preoccupando per qualcosa su cui non si ha il controllo, ci si ritrova impegnati in azioni che, prima ancora che assestare le cose, mettono fuori posto noi.
A quel punto, ci si rende conto che, fatta una fredda e tranquilla analisi prima di partire, si sarebbe evitato di complicarsi la vita da soli. Certo, analizzare freddamente e lucidamente qualcosa che infastidisce o suscita altre emozioni è complicato, ma può essere molto utile: la lucidità forzata all'inizio evita di fare cose sbagliate poi.

In questi giorni mi sono ritrovato in una situazione di quel tipo... sono stato sul punto di fare qualcosa, di dire qualcosa, ma poi mi sono ricordato del fatto che, in fondo in fondo, per quanto io sia abbastanza impulsivo, so anche essere analitico e razionale.
Analizzato costi e ricavi, sono approdato alla conclusione definitiva: fregarsene, questa volta, è molto meglio che curarsene.
Citando il sommo poeta Dante (Inferno, Canto III) "non ragioniam di lor, ma guarda e passa", ma non mi spiace citare anche i Modena City Ramblers...

"The great song of indifference"

A m'in ceva ste vo ander. A m'in ceva ste't vo fermer.
A m'in ceva ste dis ed no, a m'in ceva gnanc un po'.

A m'in ceva ste ve a murir, eterntant ste ve a durmir.
A m'in ceva ste t'amaz, a m'in ceva un caz.

A m'in ceva d'un panein, gnanca d'un bicer ed vein.
Indo vaghia, indo a soun ste, a m'in ceva ed te.

A m'in ceva di padroun, dal lavor e 'dla disocupazioun,
e anca 'd me c'a soun a spas, a m'in ceva un caz.

A m'in ceva ste fe al masler, Marangoun, giurnaler,
ste impieghe o ste un garzoun, a m'in ceva sti maraun.

A m'in ceva di animel, tant nueter a sam uguel
se te't di c'a sam tot mat, a m'in ceva un caz.

A m'in ceva s'a vin la neva, e dal Pepa c'sa vot c'm'in ceva ,
e 'dla peppa e ragastas, a m'in ceva un caz.

A m'in ceva di guvernant, a m'in ceva dai cantant
e d'Agnelli e'd Berlusoun, a m'in ceva sti maraun.

A m'in ceva ste un mort ed fam,
ste un puvret, un signour o un can.
A m'in ceva d'un brot sciaf, a m'in ceva un caz.

Modena City Ramblers - Riportando tutto a casa (1994)

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