mercoledì 17 aprile 2013

Oblivion

Sabato eravamo a Genova ed abbiamo colto l'occasione della serata libera per andare al cinema.
Siamo andati a vedere Oblivion e, personalmente, l'ho apprezzato parecchio.

Il trailer, a tratti, fa pensare ad un action movie di fantascienza, ed in effetti un certo numero di scene d'azione ci sono, ma alla fine ci sono aspetti molto interessanti che vanno ben al di là di una scazzottata con gli alieni cattivi.
Guardando il film, fin dal primo minuto, si ricevono un sacco di informazioni dalla voce narrante del protagonista su chi egli sia, su chi sia la sua compagna, su che cosa essi facciano, su cos'è successo al loro mondo, su chi siano i suoi avversari e su quali siano gli obiettivi della loro missioni, la ricompesa che li attende, ecc, ecc... ma il protagonista - un ottimo Tom Cruise, se devo dire la verità - è un personaggio inquieto a cui il mondo in cui vive sta stretto... c'è qualcosa di stonato nella canzone che lui stesso canta, e ne è perfettamente consapevole.
I ricordi sono la sua ossessione: ricordi che non dovrebbe avere, perchè ha subito la "cancellazione della memoria obbligatoria" cinque anni prima, come parte del protocollo dell'incarico che svolge; e che i ricordi, o meglio la loro assenza, siano un tema importarte della trama lo si capisce già dal titolo.
Ok, da qui in poi potrebbe scapparmi qualche spoiler...
Sulla Terra post atomica e priva della Luna - che pende in frantumi nel cielo - di Oblivion, il protagonista - Jack Harper - ha convinzioni semplici: è un tecnico che ripara droni da combattimento che sorvegliano delle turbine la cui funzione è quella di trasformare l'acqua in energia, energia che serve agli ultimi umani rimasti indietro sulla stazione orbitale Tet, dopo che il grosso degli altri sopravvissuti è già partito, per raggiungere la loro nuova casa su Titano. Sulla Terra si aggirano ancora gli Scavenger, gli invasori alieni che hanno causato la distruzione della Luna, ed a cui gli l'umanità lascerà un pianeta prosciugato.
Come giustamente nota il protagonista, c'è dell'ironia nella situazione: la guerra è stata vinta dagli umani ma, nonostante questo, sono loro che se ne vanno... sa tanto di vittoria di Pirro.

Ad ogni modo, come si intuiva già dal trailer, in realtà i mistiosi Scav altro non sono che esseri umani... il problema è che questa rivelazione - che arrivava alla fine del trailer lasciandoti con la sensazione di averti spoilerato l'intero film - arriva un attimo prima della pausa tra il primo ed il secondo tempo (se il film lo si vede in un cinema che ancora la fa).
Mentre aspettavamo che si spegnessero di nuovo le luci, noi due ci guardavamo e ci interrogavamo su che senso avesse quella rivelazione a quel punto... c'era la vaga sensazione di essere incappati in un film di cui ti avessero rivelato troppo e ci chiedevamo perchè.
La risposta che mi davo io, era abbastanza semplice: è un film di fantascienza e spesso i tralier dei film di questo genere sono molto rivelatori... la mia ipotesi è che la scelta di farli così sia legata al fatto che, si tratta di un genere non necessariamente popolarissimo e quindi, se non viene spiegato molto nel trailer, c'è il rischio che il film venga ignorato, da parte del potenziale pubblico, perchè... "mah, cos'è quella roba lì?". Ok che c'è Tom Cruise e le sue fan le hai già portate al cinema semplicemente con alcuni dei poster promozionali, ma potrebbe non bastare per coprire il budget di un film ad alto costo.

In realtà, il trailer non è così rivelatore come possa sembrare.
Guardandolo mi ero fatto l'idea di una lotta tra due "classi sociali" che aveva portato una ricca élite tecnologicamente più avanzata (quelli della fazione cui appartiene il protagonista, che abitano su piattaforme aeree in un mondo bianco e luminoso con veicoli che fanno mirabili evoluzioni) a scontrarsi con una maggioranza tecnologicamente più arretrata e povera (gli avversari della rivelazione finale del trailer, che vivono in posti oscuri che sembrano acciaierie abbandonate e che indossano neri abiti logori e stracciati), ma senza che queste fossero rivelate alla "truppa" dell'élite.
Il bello è che non è affatto così.
Gli Scav non sono chi sembrano, ed i loro abiti logori non sono sintomo di povertà... certo, tra loro ci sono anche profughi e fuggiaschi, ma le cose non stanno per niente come pensavo... e men che meno stanno come pensava il protagonista.

La rivelazione dell'inganno in cui mi ero spinto da solo, è stata notevole, così com'è stato notevole rendersi conto che c'era un motivo se mi sembrava - per tutto il primo tempo - che ci fosse qualcosa di  strano, qualcosa di stonato: nelle scene in cui c'erano comunicazioni radio tra la base a terra ed il Tet c'era qualcosa che non mi quadrava, qualcosa che mi lasciava perplesso e non capivo perchè... alla fine, con le rivelazioni degli ultimi dieci minuti, le cose si sono chiarite e sono riuscito a spiegarmi anche quel senso di perplessità che mi assillava.

Oblivion ha anche un altro merito: c'è, nelle scene, qualcosa di subdolo, che non noti subito finchè non te lo fa notare la pagina di Wikipedia in inglese che parla del film: c'è spessissimo un sacco di luce!
Ci sono occasionali scene al buio, in posti chiusi, ma la maggior parte del tempo il mondo è luminosissimo, quasi abbagliante.
Una scelta registica interessante, legata anche alla possibilità di sfruttare la luce naturale in riprese fatte - da quello che leggevo - in estate in Islanda, volta a portare più luce nella fantascienza. Un bel contrasto per il registra, che è quello stesso Joseph Kosinski che ha diretto Tron Legacy - un film in cui , all'opposto, la luce era spenta per tre quarti del tempo.

Per finire, due curiosità.
Sempre secondo la pagina di Wikipedia del film, Oblivion negli Stati Uniti uscirà solo venerdì. E' uscito prima in diverse parti del resto del mondo, ma nonostante questo, al 16.04.2013 - dopo 6 giorni di programmazione dall'uscita nella prima nazione ad averlo visto, ha già incassato 61.000.000 di dollari... Ho come l'impressione che rientrare dei costi di produzione non sarà un grosso problema.
L'altra curiosità riguarda invece il funzionamento del mio cervello surreale: per tre quarti del film, uno degli archivisti delle informazioni inutili della mia testa, è stato impegnato a cercare di ricordare dove avevo già sentito il nome Tet... dopo molto scartabellare, è riuscito ad emergere dallo schedario in cui si era infilato con in mano due fogli: uno era la locandina di "Full Metal Jacket" e l'altro era la pagina di Wikipedia relativa all'Offensiva del Tet, l'attacco nord vietnamita cominciato in occasione delle festività del Tet (il capodanno vietnamita), per l'appunto, del 1968, di cui nel film di Kubrick viene mostrato l'inizio.

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