sabato 10 novembre 2007

Il finanziamento condiviso per la ricerca medica

Ma guarda un po'... anche quest'anno è arrivato il periodo delle raccolte fondi per la ricerca medica.
Oddio, in realtà, un tempo c'era quel periodo dell'anno, adesso invece si va a ciclo continuo. Ogni settimana viene fuori uno spot di una qualche associazione per la ricerca di una cura per malattie sempre più rare, malattie che un tempo risultavano letali nel primo mese di vita, malattie genetiche che prima non erano neppure note perchè nessuno viveva abbastanza a lungo da consentire l'identificazione della malattia, malattie con incidenza di un caso ogni milione di abitanti, malattie degenerative, malattie croniche... insomma ogni possibile disgrazia sanitaria che può capitare in sorte ad un povero umano...
Se devo essere sincero, capisco le buone intenzioni di chi si da da fare e di chi contribuisce, ma quello che mi infastidisce un po' è che la gente tiri fuori i soldi praticamente sempre per la ricerca medica e praticamente mai per la ricerca di altro tipo.
D'accordo, ho capito che normalmente la ricerca medica è considerata più utile e dalle ricadute più tangibili, ed ho anche capito che le associazioni che raccolgono fondi per la ricerca su una qualche malattia, a volte (ma sottolineo, a volte), finanziano centri di ricerca di altre discipline per avanzare in settori funzionali alla ricerca di una cura, mam suvvia, è un po' un marciare sulla sensibilità della gente, no? Già, perchè nessuno pensa mai al fatto che la ricerca "pura" ha portato a tanti risultati notevoli dalle fondamentali ricadute nella ricerca applicata, nella ricerca medica e nella vita di tutti i giorni.
Tutti hanno la mano pronta sul portafogli se si tratta di dare soldi ad un medico per cercare una cura, ma poi lo strumento di diagnostico non lo sviluppa mica il medico: ci pensa un tecnico, un chimico, un biologo, un fisico... però, questo tipo di considerazione non fa presa sulla gente quando cerchi di convincerla che è una buona idea finanziare anche la ricerca pura, quindi, si cavalca l'onda emotiva e si chiedono soldi per la ricerca medica.
Quel tipo di discorso non funziona sui politicanti, che dovrebbero essere lungimiranti e spassionati, figurati se può funzionare sulla gente comune che è sempre tanto emotiva e sensibile.
Sia chiaro, la ricerca medica è tanto utile, ma la gente dovrebbe capire che non è tutto. Non è solo cercando una cura o uno strumento di diagnosi che si vincono certe "guerre": è anche finanziando una ricerca a lungo termine, una ricerca che apparentemente potrebbe non portare a nulla ma magari, con un po' di fortuna...
Poi, per carità, se qualcuno finanzia della ricerca lo faccia, anzi, la finanzi sempre di più, ma ogni tanto si chieda se non sarebbe utile dare due lire anche a qualcosa che non ha ricadute immediate, se non sarebbe utile anche dare qualche soldo a chi cerca di fare passi avanti nella nostra comprensione generale del mondo e dell'universo. Chi lo sa che non venga fuori, per caso e da un laboratorio che non fa ricerca medica, una cura, per esempio, per il raffreddore...

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